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Inalto - Vini d'altura di Adolfo De Cecco

SI EFFETTUA CONSEGNA A DOMICILIO IN TUTTA ITALIA

"Cari amici di Inalto, mentre prosegue ogni cura in vigna e il vino riposa in cantina, anche se il nostro Punto vendita resta chiuso, siamo a vostra disposizione per consegnare a domicilio i vini Inalto in tutta Italia, con un ordine minimo di 2 cartoni (12 bottiglie).
Per tutte le informazioni e gli ordini contattate il numero 3286569608"

Adolfo de Cecco ci racconta il percorso iniziale e gli obiettivi di InAlto

«Nei primi mesi del 2015, dopo essere diventato sommelier, ho cercato a Bordeaux un consulente di prestigio che si innamorasse del territorio abruzzese, pensando di poter creare con me qualcosa di nuovo che si distaccasse dal “solito” modo di intendere il Montepulciano d’Abruzzo come un vino solo di corpo e struttura. Ho trovato invece un amico, Thomas Duroux, enologo e direttore generale di Chateau Palmer, che si è mostrato subito incuriosito dal progetto tanto da voler venire immediatamente in Abruzzo. Con lui, dopo un giro di alcuni giorni per le diverse zone produttive della regione, siamo arrivati ad Ofena, in provincia dell’Aquila, un territorio molto vocato a quasi 500 metri di altitudine. Lì abbiamo capito che si poteva puntare sulla raffinatezza e sull’eleganza. Ho così affittato dei vigneti, sperando poi di poterli acquistare, e dalla vendemmia 2015 è nato INALTO, rosso da Montepulciano d’Abruzzo in purezza, un nome talmente rappresentativo del mio progetto vitivinicolo da diventare oggi identificativo dell’azienda, nata così, dopo aver acquisito le proprietà vitate e i siti produttivi di una rinomata cantina di Ofena, con la quale avevamo già collaborato per la produzione di Inalto 2015.
È attualmente in corso una ristrutturazione della cantina di vinificazione, della sede di rappresentanza e accoglienza e di ogni altra pertinenza della proprietà, che contiamo di inaugurare a settembre 2018. Intanto, a partire dall’ultima vendemmia, la 2017, curando in maniera responsabile e capillare tutto il patrimonio vitato aziendale - oltre a Montepulciano d’Abruzzo anche altri vitigni autoctoni quali Trebbiano Abruzzese e Pecorino per un totale di 8,5 ettari - ho deciso di produrre anche un bianco, che assieme al rosso 2016 (prodotto nella medesima proprietà e già in affinamento) e ad un rosato di prossima uscita (orientativamente nel 2019), va a completare la nuova linea dei miei vini, i vini INALTO, interpreti di questo territorio e delle sue potenzialità enoiche. Il rosso e il rosato da Montepulciano d’Abruzzo in purezza, il bianco da Trebbiano Abruzzese e Pecorino.
INALTO è però, non solo alla lettera ma anzitutto dentro di me, un concetto carico di infinito. E il progetto, l’ambizione vitivinicola, che va ad identificare, è di per sé proteso a guardare sempre più su e sempre più avanti. Così un giorno ad Ofena ho lasciato correre lo sguardo oltre nuove montagne, da un lato e dall’altro di questa conca posta sotto al Gran Sasso d’Italia e nota come Forno d’Abruzzo. Ho condiviso con Thomas Douroux questa intuizione e ci siamo rimessi in cerca di ideali terroir, ma in territori ancora più estremi, come la Valle Subequana, sempre nella provincia aquilana. Eccellenze pedoclimatiche per cru che vogliono cambiare la storia dei vini di questa terra.
Ho acquisito così altri due appezzamenti, di circa 3 e 5 ettari, tra i 700 e gli 800 metri di altitudine, su cui sto impiantando vigneti di Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano Abruzzese. Posti fantastici, in cui nessuno alleva la vite, un’idea “eroica” e non semplice, ma nella quale credo davvero molto».

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