Un viaggio sofferto alla ricerca di una definitiva via d’uscita dalla povertà, dall’abbandono e dalla solitudine approda alla bellezza intesa come attenzione per il genere umano e la natura. Questo il viaggio di Emiliana, la protagonista, e degli amici che incontra lungo il cammino. Una storia di fantasia questa, ma l’immaginazione amplifica il contenuto profondo di ideali universali e mai banali quali la condivisione e la cooperazione per la costruzione di un futuro migliore. Tra vette altissime e mari sterminati ognuno dei personaggi ha un compito da svolgere: Emiliana deve attuare un possibile amore universale; Hamed, che parte su una barca, uno tra tanti, alla ricerca di una vita che nessuno gli ha promesso migliore, deve allontanare la povertà dal suo popolo; Soleila, la moglie, deve innamorarsi del sogno altrui fino a rinunciare alla sua vita precedente per sopravvivere al dolore del distacco raggiungendolo nella nuova terra che lo ha accolto. Il vecchio dalla barba bianca, simbolo della saggezza, che instilla nel cuore di chi ascolta le sue parole l’amore nei confronti della natura e delle tradizioni. Giacinto che deve sostenere il sogno rivoluzionario di Emiliana. Attraverso le loro storie, la narrazione delle preoccupazioni e delle speranze di molti, il consumo del territorio, il dolore costante e giornaliero di chi non ha l’essenziale, il compimento di un sogno. Difficile viaggio, ma se il desiderio è quello di comporre una nuova società non si può rimanere fermi.